La Malfa chiude la campagna elettorale/Al Teatro delle Muse di Ancona il discorso dell'esponente Pri Un impegno per la crescita La Sala Clio del Teatro delle Muse, ad Ancona, era gremita di pubblico per il di-scorso conclusivo della campagna elettorale di Giorgio La Malfa, esponente di punta del Partito Repubblicano Italiano e candidato al terzo posto dopo Berlusconi e Fini del Pdl alla Camera dei deputati nel collegio delle Marche. Con lui erano presenti i candidati Francesco Casoli e Giacomo Bulgaro. La Malfa è stato introdotto da Giuseppe Gambioli, segretario regionale del Pri. Gambioli ha ribadito che la spinta delle politiche deve portare a un cambio del governo regionale. E' intervenuto anche l'economista Geminello Alvi, secondo il quale gli ideali mazziniani sono un valore aggiunto da contrapporre a coloro che - ha detto - "hanno scoperto il mercato da 15 anni e ora pretendono di dare lezioni". La Malfa ha incentrato il suo intervento sui temi economici e sulla necessità "di riprendere la crescita del paese", che langue. Due i binari del programma del Pdl che La Malfa ha voluto sottolineare: "alleggerimento sostanziale del peso della finanza pubblica e l'apertura dei mercati". L'impegno è di tagliare la spesa pubblica all'incirca di dieci punti del Pil mentre, dall'altro lato, l'obiettivo è una riduzione della pressione fiscale di 8 punti portando l'aliquota dal 43 al 35%. Attenzione particolare ai problemi della Regione Marche, dove occorre un aumento delle infrastrutture. Per La Malfa le priorità non sono le riforme istituzionali ma l'inflazione, la precarietà, i salari che non crescono. E poi c'è la questione sicurezza. Questi problemi hanno un rapporto molto lontano con le riforme istituzionali. D'altronde, spiega La Malfa, "se veramente era necessaria una nuova legge elettorale ci poteva pensare il governo Prodi". E poi una tesi di fondo che La Malfa porta vanti dal 2001: "Se non ci fosse una larga maggioranza determinata dagli elettori, sarebbe utile che i grandi partiti s'incontrassero per risolvere questi problemi così urgenti". La Malfa ha tratto ottimismo e fiducia nel corso di una campagna elettorale che lo ha visto girare la regione senza sosta e in lungo ed in largo "Ho visto una sinistra rassegnata - ha affermato - e questo è un buon auspicio anche nelle Marche". L'esponente del Pri ha ribadito l'importanza della radice repubblicana di Ancona e delle Marche. "La garanzia perché questa tradizione non si perda - ha aggiunto - è quella di votare per il Pdl dove il Partito repubblicano ha mantenuto una sua identità ed intende difenderla". |